IRU accoglie con favore la decisione epocale che ha preso oggi la Corte di Giustizia Europea che stabilisce che le CTI (intermediari di trasporti commerciali), Uber in questo caso, non siano solo intermediari telematici, ma entrino a pieno titolo nel settore del trasporto e ne debbano rispettare le apposite regole.

Questa decisione avrà un impatto su tutta la serie di piattaforme nel settore del trasporto in Europa e oltre.

La decisione supporta la posizione di IRU secondo la quale i fornitori dei medesimi servizi di trasporto debbano essere soggetti alle stesse regole.

Il settore taxi e NCC, in particolare, necessita regole chiare e una parità di opportunità che assicuri una mobilità di alta qualità, accessibile e sicura per tutti.

Oleg Kamberski, capo del settore trasporto passeggeri di IRU ha dichiarato:

“Nel settore della mobilità, i taxi e NCC sono stati tra i primi ad adottare l’innovazione e le nuove tecnologie. Questo ha portato allo sviluppo di nuove modalità di business, che hanno avuto come conseguenza importanti cambiamenti.

E’ pertanto diventato necessario trovare una soluzione che consenta ai vecchi e ai nuovi soggetti di competere in modo leale, con standard di qualità prestabiliti.

La decisione odierna della Corte di Giustizia Europea crea un chiaro punto di riferimento e direzione da seguire in futuro per i legislatori, per chi deve far rispettare le regole e per il settore taxi e NCC.”

Basato sul principio STESSO SERVIZIO – STESSE REGOLE, l’IRU Taxi Group ha sviluppato le linee guida sulle modalità di indirizzo delle CTI e ha fatto una chiara distinzione tra la vera sharing-economy e questa nuova categoria di operatori commerciali, che offrono servizi di trasporto a pagamento.

Come previsto il giudizio della Corte ha seguito il parere dell’Avvocatura Generale pubblicato nel maggio di quest’anno, che stabiliva che Uber debba essere classificato e regolato come fornitore di servizi di trasporto.

TAM – Tassisti Artigiani Milanesi, membro di IRU Taxi Group dal 2015, condivide pienamente quanto sopra esposto e confida che questa decisione segni positivamente i lavori in corso con il Ministero dei Trasporti.

Sono molteplici infatti le conseguenze di questa decisione a livello legislativo, normativo e fiscale.

https://www.iru.org/resources/newsroom/ecj-decision-transport-intermediaries-are-service-providers