Di nuovo il “Milleproroghe”, di nuovo all’assalto con decine di emendamenti per gettare nel caos il trasporto pubblico locale (TPL) non di linea attraverso una surrettizia liberalizzazione del settore.

Una parte del noleggio con conducente non ne vuole proprio sapere di regole e controlli, come dimostra l’audizione richiesta oggi alla V Commissione in Regione Lombardia e il pressing sul Parlamento.

Solo un anno fa le modifiche alla Legge Quadro hanno recepito le richieste dei noleggiatori, estendendo la loro operatività a livello provinciale e di fatto superando l’obbligo di rientro in rimessa attraverso le “multirimesse”, regolando inoltre l’impiego delle piattaforme tecnologiche.

Norme definite dopo un confronto serrato tra taxi e noleggio con conducente e accettate dagli operatori che riconoscono la natura locale e territoriale del TPL non di linea.

Per soddisfare appieno le richieste dell’utenza, taxi e noleggio devono infatti operare sul territorio che ha rilasciato le rispettive licenze e autorizzazioni.

Ma qualcuno non ci sta e finge di non capire, sostenuto da qualche multinazionale americana e da chi intende smantellare il servizio pubblico per non avere più regole e fare profitto a danno dell’utenza.

Taxi e noleggio con conducente sono servizi complementari e distinti, regolati dalla legge per garantire alla cittadinanza l’esercizio sicuro del proprio diritto alla mobilità.

Oggi si vogliono usare le numerose autorizzazioni emesse senza alcun controllo, e spesso per ragioni clientelari, come esercito di riserva per far saltare le regole poste a tutela di utenza e operatori del settore, in una concorrenza al ribasso che ha già peggiorato la qualità e il prezzo di numerosi altri servizi pubblici e degradato il lavoro di molti.

Ci opponiamo con forza a questo nuovo tentativo di compromettere l’equilibrio di un comparto per consegnarlo alla precarietà.

Servono più tutele pubbliche, a garanzia di lavoratori e utenza. Nel nostro, come in altri settori.

Milano, 30 gennaio 2020

TAM

SATAM

Unione Artigiani

FIT CISL Lombardia

Unica Taxi Cgil