Ieri 8 settembre 2016 il neo assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Milano Marco Granelli ha convocato i rappresentanti del settore taxi di Milano. Erano presenti sindacati e associazioni di categoria, radiotaxi e funzionari dell’Ufficio Autopubbliche, della Polizia Locale e dell’Assessorato.
Sono stati toccati tutti i punti più urgenti e attuali che riguardano il nostro lavoro e l’Assessore si è impegnato per un confronto leale, pur facendo presente che intende continuare sulla scia della precedente amministrazione comunale.
Pubblichiamo il testo dell’intervento del presidente TAM, Claudio Severgnini:
“E’ inutile negare che con il precedente Assessore non siamo riusciti a trovare sintonia in merito alla visione e alla collocazione del servizio taxi in città, nonostante le nostre continue segnalazioni e proposte, abbiamo subito importanti defezioni alla circolazione e non solo, rendendo il nostro servizio alquanto difficoltoso.
La pedonalizzazione di Piazza Castello, la ristrutturazione di piazza XXIV Maggio con il divieto ai taxi di attraversamento in entrambi i versi (85 paline semaforiche e il divieto ai taxi ma non ai bus dalle 22 alle 6), il restringimento di viale Tunisia, la pedonalizzazione delle vie adiacenti ai Navigli, i restringimenti di via Pontaccio, piuttosto che la recente chiusura insensata di piazza De Meis in direzione di via Verga, sono solo alcuni esempi;
nel 2015, abbiamo affrontato la prova di Expo senza aiuti, senza aver potuto mai, e sottolineo mai, partecipare ad una sola commissione tecnica di programmazione preventiva, (siamo stati sempre esclusi dal tavolo del TPL perchè per il nostro ex Assessore l’acronimo TPL non era da intendersi Trasporto Pubblico Locale, ma Trasporto Pubblico di Linea…un’altra delle sue meravigliose fantasie) ci siamo quindi dovuti accontentare di quello che ci è stato confezionato pochi giorni prima dell’apertura, con evidenti errori di valutazione in parte cambiati in corsa, (vedi posteggio taxi in Cascina Merlata, piuttosto che gli accessi di Roserio da Stephenson). Già da oggi e per i prossimi quattro anni, tutto il centro e due importanti aree periferiche saranno interessate dai cantieri della MM4, serviranno percorsi alternativi dedicati, non solo ad ATM, ma anche ai taxi,…da subito vi segnalo la presenza di un cartello che ci impedisce di entrare in via Caminadella da Resistenza Partigiana…(freccia d’obbligo da inserire escluso taxi).
Negli ultimi 5 anni la progettazione della mobilità in città ha avuto come unico riferimento la soddisfazione del cliente fatto a immagine e somiglianza del nostro ex Assessore, ovvero il giovane benestante e di buona famiglia a cui piace girare in bicicletta o con l’auto condivisa usando le nuove tecnologie …
Tutto bello, oserei dire… città da rivista patinata…
Ma purtroppo per tutti gli altri, a Milano non vive solo questo tipo di utenza, c’è l’anziano, il disabile, la donna con bambini, chi si deve spostare per lavoro o per necessità, che ha bisogno di prendere un servizio veloce e a lui dedicato, che spera di farsi trasportare in sicurezza e senza ritrovarsi imbottigliato nel traffico.
Il diritto alla mobilità è un diritto primario per il cittadino e il Comune di Milano ha il dovere di renderlo possibile anche con il servizio taxi, che è sempre stato un servizio pubblico a costo zero per il Comune di Milano.
Quando abbiamo deciso di diventare titolari della licenza taxi, abbiamo anche accettato di scommettere sull’erogazione di questo servizio accollandoci tutte le spese di gestione, ma la nostra non può essere una scommessa al buio, perché anche se non sancito da esplicito contratto, siamo comunque erogatori di un servizio pubblico per conto del Comune di Milano e di Regione Lombardia.
La legge Regionale 6/2012, che regolamenta tutto il TPL, inteso correttamente come Trasporto Pubblico Locale di Linea e non di Linea, all’articolo 1, indicandone le finalità, recita:
“Art. 1
(Finalità)
La presente legge disciplina il settore dei trasporti in Lombardia, al fine di sviluppare un sistema di trasporto integrato e rispondente alle esigenze di mobilità delle persone e di sostenibilità ambientale, nonché di promuovere il miglioramento della qualità dei servizi e di perseguire la sostenibilità economica del sistema, con particolare riferimento al trasporto pubblico regionale e locale.”
Il servizio taxi è un servizio pubblico di primaria importanza e ne deve essere perseguita anche la sostenibilità economica, se condividiamo questo caposaldo imprescindibile, potrà essere tutto più facile.
Perché tra i temi urgenti non abbiamo solo i temi della viabilità da affrontare, ma anche:
* la lotta all’abusivismo e alla gestione del servizio NCC in città,
come associazioni da tempo stiamo collaborando con la Polizia Locale e siamo al corrente del lavoro svolto, sappiamo delle difficoltà soprattutto nella gestione delle sanzioni accessorie previste, sia per le contestazioni agli art. 85 che 86 del Codice della Strada; vi chiediamo un ulteriore sforzo per attivare un tavolo operativo di confronto con Prefettura e Motorizzazione per rendere più snelle queste procedure.
Sappiamo che l’ufficio competente della Polizia Locale (sequestri e confische) sta avviando una procedura operativa per superare lo scoglio dei “furbi della carta di circolazione” ed attivare da subito le procedure di fermo amministrativo, vi chiediamo di procedere in maniera più determinata attivandosi per rendere operative queste procedure anche con l’aiuto del nuovo assessore alla sicurezza.
Vorrei ribadire che semplicemente applicando la legge in vigore,( art 5 bis legge 21/92) il Comune di Milano può censire gli accessi in area C, o nella ZTL, imponendo il pagamento di una quota di accesso ai noleggi non appartenenti alla fascia territoriale metropolitana, questa misura potrebbe da subito disincentivare gli autonoleggiatori che stazionano in centro senza un contratto di trasporto.
Ricordo che tale disposizione è anche perfettamente in sintonia con la legge regionale (art 51 legge 11/2009) che dispone e organizza la programmazione dei servizi non di linea sui singoli territori comunali e le aree conurbate.
* la gestione dei futuri grandi eventi o delle emergenze durante i grandi eventi (moda, salone del mobile) si deve dare piena libertà operativa per l’apertura dei turni ai radiotaxi, che non possono essere ingessati in attesa della disposizione dirigenziale che spesso arriva in ritardo rispetto alle esigenze operative, lo stesso vale per la gestione delle emergenze; in accordo anche con Questura e Prefettura i taxi possono essere utilizzati per attivare un immediato piano di evacuazione di aree.
* il servizio di chiamata con il numero unico dei posteggi (il contenzioso ancora aperto con la categoria può essere superato utilizzando il buon senso e tornando alle originarie motivazioni dell’investimento)
* la condivisione delle regole del Bacino aeroportuale con Regione Lombardia.
Milano non può essere muta o assente in questi confronti, ma deve fare sentire il peso della propria percentuale di presenza, senza sentirsi perennemente sotto scacco dai piccoli comuni della provincia di Varese e Bergamo, se non si riescono a formare reali regole comuni, per il bene della città metropolitana, degli utenti e degli operatori bisogna ripensare ad un’altra area operativa.
* le stazioni ferroviarie cittadine e gli aeroporti di Linate e Malpensa devono essere liberati dalla presenza costante di abusivi, (anche qui la collaborazione tra Associazioni e Polizia Locale, con il necessario coinvolgimento di Grandi stazioni e SEA deve essere una costante.)”
Ci auguriamo che questo primo incontro sia veramente l’inizio di una proficua collaborazione.