Il 14/05/2016 è stata pubblicata su “La Repubblica” nella rubrica Postacelere la seguente lettera:

Anche i tassisti rispettino le regole

“Gabriele Cambieri-Milano

Ho seguito con interesse la protesta dei tassisti verso Uber e la relativa difesa della legge 21/92. La legge è legge e per quanto assurda va giustamente rispettata, almeno fino a quando il governo non recepirà le indicazioni della Ue sulla concorrenza. E allora rispettiamola, però fino in fondo. Amici tassisti, da nessuna parte c’è scritto che voi potete utilizzare il radiotaxi per accaparrarvi i clienti. Dovete stazionare nei vostri parcheggi, stop. La legge dice che non potete rifiutarvi di espletare il servizio eppure non pochi di voi, di fronte a una corsa di scarso valore, non partono. La legge dice che le tariffe fisse stabilite dall’autorità preposta vanno rispettate. Eppure per andare da Milano a Malpensa ci sono stati parecchi turisti, soprattutto stranieri, che hanno pagato ben più dei 95 euro stabiliti. E si potrebbe continuare con altri spiacevoli esempi.

NdR: Tra liberalizzazione assoluta e protezionismo sui tassisti non è ancora stata trovata la via di mezzo: ma a Milano andiamo ancora bene, dia retta a me, s’informi sui precedenti penali dei tassinari romani.”

Il dott. Marco Monti – Consigliere TAM ha risposto e la sua lettera è stata pubblicata in data 21/06/2016:

Sul tassista che sgarra sì che arriva la batosta

“Marco Monti-Tassisti artigiani milanesi

Grazie per la sua risposta alla lettera pubblicata da Postacelere qualche giorno fa e intitolata “Anche i tassisti rispettino le regole”, ritengo però doveroso precisare quanto segue. I soci dei radiotaxi possono accettare legalmente (non accaparrarsi) tramite gli stessi le richieste di servizio provenienti dai clienti anche al di fuori dei posteggi: a Milano e nell’area conurbata non esiste alcun obbligo di accettare le corse solo ai posteggi, perché anche l’utenza ne risulterebbe penalizzata. Analogamente un taxi può essere fermato «al volo» dal cliente purché il mezzo non sia in prossimità di un posteggio ove stazionino altri tassisti. Il rifiuto di servizio per qualsiasi tipo di corsa (lunga o corta che sia) originata a Milano per Milano o area conurbata (province di Milano, Varese e Bergamo) è sanzionato dai regolamenti con la sospensione dal servizio da 30 a 90 giorni; e introitare un importo superiore al dovuto è sanzionato con la sospensione dal servizio del tassista da 7 a 30 giorni e la restituzione al cliente dell’importo in eccesso, Malpensa compresa. Queste sono le norme in vigore. A conferma della massima tutela offerta ai clienti, non esistente in altre realtà incontrollate, è chiaro che tali situazioni, per essere sanzionate, vanno segnalate all’Ufficio autopubbliche all’indirizzo mail riportato sul tariffario di bordo Mta.Disciplinaretaxi@ comune.milano.it o in via Messina 53 con ampia descrizione del fatto e possibilmente accludendo ricevuta rilasciata dal tassista, che deve essere verificata per l’esattezza dei dati — non si sa mai — dallo stesso cliente che presenta il ricorso. Chi scrive è membro della Commissione disciplinare dell’assessorato alla Mobilità del Comune che ha sede in pizza Beccaria da 18 anni, e se il reclamo è fondato non si praticano sconti a nessuno.

NdR: La sua lettera chiara ed esplicativa farà molto piacere ai lettori di Postacelere, molto attivi nel rispetto delle regole e della città.”