L’azienda dovrà pagare 800’000 euro di multa per aver promosso la sua app di trasporto tra privati.

La succursale francese di Uber è stata condannata giovedì 8 giugno 2016 al pagamento di una multa da 800’000 euro sospesi per aver messo in servizio e promosso l’applicazione “UberPop” (ora non più attiva) che metteva in contatto clienti con autisti privati.

Nel contempo due suoi dirigenti — Pierre-Dimitri Gore-Coty, incaricato di seguire gli affari nell’area Europa-Africa-Medio Oriente e Thibaud Simphal per il mercato nazionale — dovranno sborsare un’ammenda di 30’000 e, rispettivamente, 20’000 euro.

L’appello dell’azienda (già annunciato attraverso un portavoce) e dei due avrebbe comunque un effetto sospensivo. La Corte ha pronunciato una sentenza più mite rispetto alle richieste dell’accusa (un milione alla società e 70’000 e 50’000 euro ai responsabili). I capi d’accusa includono pratica commerciale ingannevole, complicità dell’esercizio illegale della professione di tassista e altri reati legati alla conservazione dei dati personali.

Reuters/px