Riceviamo anche quest’anno la richiesta di aiuto da parte della signora Silvana Crespi dell’Azienda Agricola De Carolis Adelino di Cascia-PG.

Come ricorderete lo scorso anno abbiamo promosso l’iniziativa della vendita dei pacchi natalizi contenenti lenticchie, roveja, zafferano e salumi.

Vi ricordiamo che potete rivolgerVi direttamente a Silvana sulla mail: silvanacrespi@alice.it per ordinare i loro prodotti.

sito azienda agricola de carolis

Pubblichiamo la lettera che ci hanno mandato l’anno scorso. Purtroppo la situazione, dopo un anno, non è cambiata…

“L’azienda agricola De Carolis Adelino dal  1990 conduce l’attività agricola che precedentemente era del padre Armando, e ancora prima del nonno.

L’azienda è a conduzione familiare, Adelino e Silvana e nostro figlio Marco con Sara e i loro figli Emma (5 anni) ed Edoardo (2 anni),

Abitiamo a Civita 1200 m slm , nel comune di Cascia, provincia di Perugia, Umbria.                             

Da sempre residenti in questo piccolo paesino, ricostruito nel ’90 dopo il terremoto del ’79, che rimane fuori da tutti i circuiti turistici, per arrivarci bisogna superare la cattolica Cascia e la commerciale Norcia,……oltre bisogna andare oltre…… per trovare la Civita, che non ha mai superato i 50/60 abitanti, senza scuole o negozi o attrattive o turismo, ma con tanti giovani che continuano a formare nuove famiglie.

Le nostre colture sono tradizionali lenticchia, roveja , ceci e cicerchia, zafferano.

Con il terremoto del 24/08/2016 è iniziato un incubo senza fine, la sicurezza era fuori dalle nostre mura, le case sono diventate le nostre nemiche. Giorno dopo giorno, scosse dopo scosse, eravamo tutti come i personaggi dei film di Dario Argento, tutti in attesa dell’assassino prima o poi sarebbe arrivato….. E’ arrivato….. il 30 ottobre……

L’apocalisse ,… non sò descriverla…., avete mai visto i film catastrofici americani dove si ride per l’esagerazione delle scene?  Era così…. senza risate .

La nostra casa, se pur con tante crepe ha retto, la stalla degli asinelli no!

Abbiamo iniziato l’inverno costruendo una casetta di legno di 30 mq per la sicurezza dei nostri nipoti e nostra , per noi è la medicina contro la paura.

Abbiamo montato un tunnel per gli asinelli ma.. ..il 18 gennaio 2017 non era ancora pronto , c’erano 3 /5 metri di neve e –16 di temperatura, alla prima scossa punto 5 da Campotosto è partita una slavina dai nostri monti , isolando il paese per più giorni.  Alcuni asinelli sono morti di freddo.

Siamo arrivati alla primavera non so come…. tra terremoti e siccità e debiti.

Speravamo nel periodo  estivo per vendere i nostri prodotti ai turisti,……non ci sono stati turisti !

La siccità ci ha perseguitato, come in tutta Italia.

Siamo arrivati a fine agosto e da Cittareale, paese a 15 minuti da noi è partito un incendio violentissimo, come storia d’uomo non ricorda. Sono bruciati 1500 ettari di pascolo/bosco, i nostri ragazzi  tutti di Civita per due giorni hanno fatto terra battuta dal confine di Cittareale alla Civita, km di pascolo e bosco. L’incendio è stato domato, i danni per fortuna contenuti.

Il terremoto, piccole scosse di breve durata sono sempre proseguite e seguitano ancora.

Mi chiedo, innanzitutto se è finita, poi se è una fatalità, poi forse ce lo meritiamo?

Non lo so, quel che so che la mia famiglia non abbandonerà mai questa nostra terra madre così martoriata.”